Il saggio propone un quadro di digital constitutionalism per la governance etica dell’AI, combinando gli approcci del societal constitutionalism e delle science & technology studies. Attraverso il caso dell’AI Act europeo, l’autore chiarisce ruoli e responsabilità degli attori coinvolti (istituzioni pubbliche, comunità tecniche, imprese, società civile), evidenziando la natura ibrida dei processi di “costituzionalizzazione” digitale e la necessità di tradurre i diritti fondamentali in specifiche socio-tecniche e procedure organizzative effettive.

Abstract

Italiano
L’articolo affronta il divario tra principi e pratiche nell’etica dell’AI, proponendo un framework di digital constitutionalism che integra diritti fondamentali e requisiti tecnici lungo l’intero ciclo di vita dei sistemi. Analizzando l’AI Act dell’UE, mostra come requisiti su trasparenza, affidabilità, supervisione umana, gestione del rischio e sicurezza possano essere operazionalizzati tramite standard e documentazione tecnica, chiarendo compiti e responsabilità di fornitori, normatori e organismi di standardizzazione.

English
The paper tackles the principles-to-practices gap in AI ethics by advancing a digital constitutionalism framework that embeds fundamental rights and technical requirements across the AI lifecycle. Focusing on the EU AI Act, it outlines transparency, robustness, human oversight, risk management and security as practical requirements, to be implemented via technical standards and documentation, and clarifies the hybrid governance roles of providers, regulators and standard-setting bodies.